venerdì 15 febbraio 2013

I diritti dei malati di cancro oncologico

Il malato di cancro, in aggiunta al trattamento terapeutico, ha particolari esigenze di tipo giuridico ed economico ed è pertanto necessario che l’ordinamento preveda le tutele e provvidenze che gli consentano, nonostante la malattia e le terapie, di continuare a vivere dignitosamente...


http://www.oncoguida.it/diritti/index.html






Supercomputer che cura i tumori

Articolo Corriere della Sera di Sabato 9 febbraio 2013:

si chiama Watson ed è il supercomputer che cura i tmori.Succede cosí:i medici inseriscono nella macchina,che ha assimilato milioni di pagine di manuali e ha nella sua memoria decine di migliaia di casi clinici risolti,i dati del malato e del computer,che ha potenzialitá fuori del comune grazie alla capacitá di comprendere il cosiddetto "linguaggio naturale",individua le terapie giuste.Ora,ha annunciato Ibm,Watson è in vendita e tutti gli ospedali possono averlo.
il direttore esecutivo della Cleveland Clinic,Chris Coburn afferma "per i nostri medici Watson è un assistente che aiuta a non sbagliare.Inquadri il caso,ma nessuno puó essere sempre aggiornato su tutto"..continua "Watson raccoglie e aggiorna la storia clinica,prepara le richieste di autorizzazione dei trattamenti da inviare alle assicurazioni.Tempo RISPARMIATO CHE IL MEDICO PUÒ DESTINARE AL PAZIENTE".


Modificare le convinzioni

«Sono un oncologo e sono orgoglioso di lavorare ogni giorno per il perfezionamento delle tecniche che trattano il cancro, ma sono anche convinto che otterremo dei vantaggi se modificassimo alcune convinzioni al fine di migliorare la qualità delle cure somministrate ai pazienti - scrive Boukaram nell'introduzione del suo libro -. Ci sono prove sufficienti che dimostrano che il malessere non solo nuoce alla qualità della vita, ma può anche influenzare negativamente i risultati medici. Come medico, sono fermamente convinto che ignorando le informazioni emerse dalle ultime ricerche andrei contro il mio dovere».

Il nuovo libro di Christian Boukaram, («Il potere anticancro delle emozioni. Da un medico oncologo, un nuovo sguardo sull'insorgenza e la cura della malattia» (edizioni Urra) medico oncologo e professore universitario di neurologia a Montreal, in Canada. Si basa sui risultati di ricerche condotte in ambiti di avanguardia della scienza - epigenetica, fisica quantistica, neurologia - il volume incoraggia a cambiare il modo in cui si affronta la malattia oncologica.

dal sito salute24.ilsole24ore.com


sabato 9 febbraio 2013

Condivisione

 Il K, il bastardo, la bestia, ...il cancro insomma, mi ha insegnato, forse mi ha costretto, ad accettare me stessa, a prendermi cura di me stessa. Dopo una vita passata a cercar di capire e giustificare gli altri, di adattarmi e smussare i miei spuntoni, di saldare i miei debiti x qcs che forse mi era piovuto dal cielo ma che non avevo comunque sottratto ad altri, non chiedendo conto di contro di ciò che io davo o avevo dato,... oggi cerco (anche con difficoltà, bada bene) di mettere me stessa al primo posto. Non so e non saprò mai se lui, nelle sue varie manifestazioni...benigne e maligne, ma pur sempre devastanti, se ne starà buono, so solo che voglio vivere e vivermi....non sopravvivere, non usarmi, non modificarmi in qcs su cui comunque chiunque potrà sempre trovare qcs da ridire. Voglio essere me stessa. Pienamente. Intensamente. Follemente.

M.B







Estetica e femminilità

L'estetica e la femminilità sono etichettati da molti come narcisismo ed egocentrismo. Ma curare il proprio aspetto è il primo segnale della cura di se stessi ed anche della propria salute. Non c'è superficialità in questo, anzi c'è un immenso amore verso la propria persona e di riflesso per gli altri. Un insegnamento duro da scardinare da retaggi culturali superficiali, ma che diventano fondamentali, anzi cruciali nella vita di chi ha dovuto affrontare il calvario del cancro ed ha dovuto attraversare il tunnel dell' effetto di terapie e chemio.




Credere in se stessi

...un piede avanti l'altro, un passo alla volta, non ha importanza quante volte cadi, quello che è importante e che ti rialzi una volta in più...
Se non credi in te stesso non pensare che gli altri lo facciano per te.
Le prove a cui sopravviviamo ci rendono più forti

(Nietzsche)


Perché si augura sempre la buona salute?

La salute è la sorgente primaria che necessita ad ogni uomo per poter affrontare la vita, i suoi ostacoli, le sue difficoltà, le sue problematiche. Quando il corpo è sano, di conseguenza anche i pensieri lo sono, e lo sono le parole, i gesti e le azioni. E’ un diritto che tutti acquisiscono dalla nascita ma che è molto difficile da mantenere come status. La salute infatti, è direttamente collegata alle emozioni, a quelli stati d’animo che la società ci trasmette, nel bene e nel male. Ed è legata alla ipersensibilità delle persone che nascono con il bisogno di Amore: di riceverlo e di donarlo. Per questo si dovrebbe vivere creando i presupposti per attirare persone che ci offrano gioia e non dolore, ed allontanare dolcemente coloro che ci trasmettono aggressività e malumore.

dalla pagina fb Alchimia di parole



venerdì 8 febbraio 2013

La psiconeuroimmunologia

Le ricerche effettuate in passato sui malati dimostrano chiaramente il legame tra la mente e il corpo. Oggi la psiconeuroimmunologia ci da delle risposte permettendo di comprendere meglio in che modo le emozioni si traducono in sostanze chimiche (molecole d'informazione) che agiscono sul sistema immunitario e sugli altri meccanismi di guarigione. Candance Pert direttrice della biochimica del cervello al National Institute of Mental Desease ha scoperto insieme ad altri ricercatori il primo ricettore neuropeptide, un ricettore chimico che interviene nella trasmissione delle emozioni.
Ora noi sappiamo che nel nostro corpo ci sono almeno 3 sistemi che possono trasmettere le emozioni a livello fisico: il sistema endocrino, che comunica attraverso gli ormoni, il sistema nervoso, legato direttamente ai globuli bianchi; il terzo sistema, quello delle molecole di comunicazione che influenza tanto l'attività cellulare quanto i meccanismi di divisione cellulare e il funzionamento genetico...
da L'avventura di una guarigione di O.Carl Simonton



L'importanza di un sostegno terapeutico psicologico che accompagni la chemioterapia.



La ricerca effettuata da Maticek su 100 donne affette da cancro incurabile al seno mostrò che: 50 di loro avevano optato per la chemioterapia, 50 invece l'avevano rifiutata.
Il loro tempo medio di sopravvivenza fu:

7 mesi per le donne che non seguivano alcuna terapia.
14 mesi per quelle seguirono esclusivamente un cammino psicologico;
22 mesi per quelle che combinarono chemioterapia e cammino psicologico.

La terapia migliore contro il cancro é quella di proporre ciò che di meglio può offrire la medicina contemporanea, presentarlo in modo incoraggiante, associandolo a quello che che c'é di meglio sul piano del sostegno psicologico. I risultati sono di gran lunga migliori che non proponendo solo la chemioterapia o soltanto un cammino psicologico.

Circondarsi di Positività

Circondarsi di positività è dunque il primo passo verso il desiderio di guarire. Non occorre guardare indietro o dentro di noi, rimpiangendo quel che è stato e mai più potrà essere, ma è quasi necessario per la nostra salute, aprirci come un grande abbraccio verso gli altri e verso il futuro. Creare i presupposti per attirare gioia, una boccata d’ossigeno capace di trasformare in una straordinaria luce tutta l’oscurità che ci porta il dolore.

Gruppo Abbracciamo un Sogno


giovedì 7 febbraio 2013

Insieme per un unico fine


Spesso la malattia,  nei pazienti oncologici,  fa nascere il desiderio di esternare quanto di inespresso è rimasto chiuso e sigillato per tanto tempo dentro. Offre la spinta, quasi forzata, ad aprirsi alla vita, a rivedere il modo di rapportarsi ad essa, cercando una soluzione che porti al più presto alla guarigione. Qualsiasi espressione artistica, si trasforma quindi, in una preziosa fonte di sostegno trasformandosi lentamente in catarsi. Permette di alleggerirsi dal peso della sofferenza, e concede di guardare tutto ciò che ci circonda con più ottimismo e meno negatività.
Il Gruppo Abbracciamo un Sogno promuove ogni forma di espressione creativa, offre ai malati l’occasione per confrontarsi, dona un suo spazio d’ascolto all'interno della struttura ospedaliera, accetta proposte e progetta eventi coinvolgenti finalizzati sempre al benessere psicofisico del malato. Diviene non intermediario, ma interprete all'unisono del bisogno di ogni donna che necessita di distrazione e svago, di risposte concrete ai turbamenti e le paure che si manifestano all'insorgere della malattia. Offre la possibilità di star meglio, di vivere con la giusta serenità il passaggio obbligatorio necessario per la guarigione, alleviandone il senso di solitudine.


mercoledì 6 febbraio 2013

Dove...quando...

Il Gruppo Abbracciamo un Sogno, si riunisce ogni primo Lunedì del mese alle ore 15.30/16.00, presso l'Ospedale Businco di Cagliari, al quinto piano, nella sala Accettazione di Medicina DH.

Ti coloro i pensieri

Un nostro progetto andato a buon fine é il libro cartaceo, acquistabile anche online dal titolo "Ti coloro i pensieri", creato per caso, in una mattina come tante, all'Ospedale Oncologico di Cagliari, Medicina DH. Vi hanno partecipato scrittori, clown e altri, donandoci pensieri positivi, poesie di speranza e fiducia verso la vita, che verranno presto appese alle pareti del reparto, negli ambulatori del piano, nelle sale di infusione affinché, possano esse, apportare sostegno e benessere psicologico a tutti i pazienti e i loro accompagnatori. 

                                          http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=918850

Chi siamo

“ABBRACCIAMO UN SOGNO” è un gruppo costituito da pazienti oncologici, operatori sanitari, parenti, amici e collaboratori, nato spontaneamente all’interno della nostra Struttura Complessa di Oncologia Medica, per offrire uno spazio d’ascolto a chi desidera condividere vissuti relativi ad esperienze di malattia oncologica e la solitudine che spesso accompagna questo tempo di vita.